Tazza di cappuccino con decorazione "Good Morning" e chicchi di caffè su un tavolo scuro. Il miglior momento per bere il caffè.

Che sia al mattino, durante un brunch, nel pomeriggio o dopo cena, il rito del caffè non è solo un semplice momento di relax, ma una bevanda che influisce sull’organismo, tanto da doverne limitare il consumo in base alla situazione personale.

Il caffè del buongiorno

Una delle domande più comuni riguarda il caffè mattutino e il suo impatto sul metabolismo. Berlo prima della colazione incide sulla glicemia? Molti temono che assumere caffè a stomaco vuoto possa alterare i livelli di glicemia, aumentando il rischio di diabete di tipo 2.

Su questo argomento esistono diversi punti di vista. Il Center for Nutrition, Exercise & Metabolism dell’Università di Bath, nel Regno Unito, ha evidenziato come chi assume cibo prima del caffè, dopo una notte insonne, mostra una risposta glicemica inferiore del 50%.

Tuttavia, il professor Luca Piretta, nutrizionista e gastroenterologo dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, ha sottolineato alcune criticità di questo studio, tra cui il numero ridotto di partecipanti, molti dei quali già a rischio di insulino-resistenza. Inoltre, la ricerca non ha considerato persone che hanno bevuto caffè prima della colazione senza aver avuto una notte insonne.

Un altro aspetto riguarda il dosaggio di glucosio utilizzato nello studio, pari a 75 grammi, una quantità superiore a quella tipica della colazione, dove gli zuccheri semplici sono più bilanciati con altri nutrienti.

D’altra parte, un’analisi pubblicata nel 2018 su Nutrition Reviews ha evidenziato che il caffè riduce del 30% il rischio di diabete di tipo 2 e di altre patologie cardiovascolari e metaboliche, grazie agli antiossidanti che combattono i radicali liberi e lo stress ossidativo.

Il caffè che dà la carica

Molti lo bevono durante la giornata per una pausa ristoratrice o per un boost di energia. La dose giornaliera consigliata di caffeina è tra le tre e le cinque tazzine di espresso.

L’orario migliore per assumerlo è tra le dieci e le dodici o subito dopo pranzo, quando cala l’effetto del cortisolo, l’ormone che regola il livello di energia naturale.

La quantità di caffeina varia a seconda del tipo di preparazione. Un espresso contiene tra 50 e 75 mg di caffeina, mentre un caffè americano può arrivare a contenerne tra 120 e 180 mg per tazza.

Il caffè della sera: mito o realtà?

Molti evitano il caffè dopo cena per paura di rimanere svegli tutta la notte, mentre altri non avvertono alcun effetto negativo.

Uno studio pubblicato su Sleep ha analizzato le abitudini serali di 800 volontari, valutando l’impatto di sigarette, alcol e caffè sulla qualità del sonno.

I risultati hanno evidenziato che mentre vino e sigarette hanno influenzato negativamente il riposo notturno, il caffè serale non ha mostrato effetti significativi.

Secondo Andrea Ghiselli, presidente della Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione, gli effetti della caffeina sono soggettivi.

Chi ha difficoltà ad addormentarsi dopo aver bevuto un caffè nel pomeriggio, dovrebbe evitarlo dopo le 17:00, poiché potrebbe essere più sensibile agli effetti della caffeina.

Al contrario, chi non riscontra problemi di insonnia può continuare a gustarlo anche dopo cena, senza particolari conseguenze sul sonno.

Per altri consigli e suggerimenti, contatta Brasilena!

Se vuoi scoprire il caffè perfetto per ogni momento della giornata, affidati alla qualità di Brasilena Caffè Torrefazione.

Visita il nostro shop online e lasciati conquistare dall’aroma autentico dei nostri caffè di alta qualità.

22Ottobre
2020

Iscriviti

per ricevere novità e offerte